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Il LAVATOIO di BIGORIO


Restauro lavatoio

La prima fase dell’intervento di restauro riferito ai muri interni di mattonelle rosse è positivamente terminato nel giugno 2017. Grazie a questo lavoro, ora il nostro lavatoio presenta veramente bene. Sicuramente resta ancora parecchio da fare, … ma non tutto.

Ecco alcune immagini e i documenti sul restauro del lavatoio (documenti fotografici)

-> Prima fase: i muri di sostegno, il selciato, le vasche, il tetto e la capriata, i muri interni in mattonelle rosse

-> Seconda fase: armadietto elettricità, muri a secco esterni

-> Terza fase: grondaia e pozzetto

-> Quarta fase: Protezione mattonelle rosse, ritocchi e pulizia generale


Venerdì 10 giugno 2016: Restauro del lavatoio - L'articolo


STUDIO PRELIMINARE PER UN INTERVENTO DI MANUTENZIONE E RESTAURO

DEL LAVATOIO EDIFICATO NEL 1907 NELLA TERRA DI BIGORIO A CURA DELLA

CORPORAZIONE DEI TERRIERI DI BIGORIO

- Il volantino

- Introduzione

- Proposta intervento

- Immagini


leggi gli articoli sulla stampa


Il lavatoio pubblico dei Terrieri è situato a valle del nucleo di Bigorio, lungo il sentiero che collega

Bigorio con Sala Capriasca, in prossimità dell’oratorio di Santa Liberata.

Esso fu costruito come più moderna struttura rispetto al lavatoio comunale allora esistente, il

“Valaron” di cui rimane ancora traccia delle banchine in pietra. Contrariamente questo, la cui vasca

era situata nell’alveo del riale che la alimentava, il nuovo lavatoio veniva servito dalla rete

dell’acquedotto.

L’attuale particella 700 sul quale è ubicato, risulta da uno scorporo di 52 m2 dell’allora mappale

3471, acquistato nel 1907 al prezzo di 1 franco al m2.

L’anno precedente, fu commissionato il progetto a Virginio Quadri di Lugaggia, che sulla base di

questo allestì poi la “perizia dei lavori” prevedendo un costo di Fr. 814,39 oltre a Fr. 531,50 per i

materiali.

Come risulta dal quaderno del 1907 “Esposizione Generale dei lavori occorsi per l’erezione d’un

pubblico lavatoio in Bigorio”, i costi della costruzione ammontarono in realtà a Fr. 1'088,65,

inclusivi dei costi di compera del terreno e dell’onorario di Virginio Quadri.

Il lavatoio è costituito da un impianto a tre vasche, coperto con un tetto a quattro falde poggiante

su pilastri in mattoni, parzialmente chiuso con muri in mattoni e in sasso.

I pilastri e le pareti in mattoni sono poste sopra uno zoccolo in muratura di sasso, a pianta

rettangolare e con due aperture opposte sulle pareti minori, le altre due formando rispettivamente il

muro di sostegno a valle e il muro di controriva a monte.

Le capriate in legno poggianti sui pilastri costituiscono un interessante e raro esempio di tecnica

della carpenteria in uso all’epoca nelle costruzioni rurali in Capriasca.

L’impianto delle vasche, in pietre tagliate e assemblate secondo il progetto originale di Virginio

Quadri, è costituito da una vasca centrale per l’alimentazione di acqua e da due vasche laterali

dotate delle banchine in pietra (prede) per il bucato.

Il pavimento attorrno alle vasche è in selciato tradizionale.

Il lavatoio dei Terrieri di Bigorio è inserito nell’elenco dei beni culturali protetti ai sensi del PR

comunale di Capriasca; come bene culturale protetto dal Comune BC 11 secondo le norme

attualmente in vigore per la sezione di Sala; come bene culturale d’interesse locale BCL 4.18

secondo la revisione generale del pr attualmente all’esame del CdS per approvazione.


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